I dati del commercio al dettaglio nel quarto trimestre 2011

quarto trimestre 2011

Gelata di fine anno per le vendite al dettaglio in provincia di Pisa: -6,0%

Con questo risultato non solo le vendite al dettaglio delle imprese con dipendenti della provincia di Pisa mettono a segno non solo il peggior risultato dal 2005, anno di inizio della rilevazione, ma anche un deciso peggioramento tra la prima e la seconda metà del 2011. Determinanti, a questo proposito, una serie di fattori tra i quali il marcato deterioramento del mercato del lavoro, che ha portato ad un deciso peggioramento del clima di fiducia delle famiglie, ma anche la crescita sostenuta dell’inflazione (+3,6%) sostenuta dal “caro petrolio”, dall’aumento dell’IVA e delle accise.

Il dato sul quarto trimestre, non diversamente dalla media annua, segnala le maggiori difficoltà che le aziende pisane stanno affrontando rispetto alla media nazionale (-4,1%) e regionale (-4,2%)  posizionando la provincia, per la seconda volta consecutiva, in fondo ad un’ipotetica graduatoria fra tutte le dieci province toscane.

Il vero e proprio crollo delle vendite al dettaglio registrato in provincia di Pisa nell’ultimo scorcio del 2011 è frutto degli andamenti tanto della piccola (1-5 addetti) quanto della media unità commerciale (6-19 addetti) che lasciano sul terreno, rispettivamente, il 7,4% ed il 7,3% delle vendite. Anche la grande distribuzione (unità con 20 addetti e oltre) segnala una contrazione consistente del proprio giro d’affari (-2,6%).

Considerando i diversi comparti merceologici, emergono chiaramente le difficoltà che stanno affrontando gli esercizi specializzati operanti nel non alimentare (-7,7%).

I dati di consuntivo sul 2011 e le attese relative all’andamento del commercio al dettaglio nei primi mesi del 2012 – afferma Pierfrancesco Pacini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa – sono il segno più eloquente di una crisi che attanaglia prevalentemente il mercato interno. Per far fronte a queste difficoltà, sarebbero ovviamente necessari interventi su scala nazionale che, stante il peso del debito pubblico nel nostro paese, sono al momento di difficile attuazione.  Seppur non sufficienti ad invertire la tendenza – conclude Pacini – la Camera di Commercio, anche assieme alle associazioni di categoria e ad altre istituzioni, continua a mettere in campo varie iniziative per la valorizzazione integrata del territorio, mirate a stimolare i consumi interni. A questo scopo nel bilancio camerale  2012, sono state stanziate risorse per oltre 640mila euro, parte delle quali destinate a promuovere il settore commercio/turismo, nel capoluogo come sul territorio provinciale, e parte mirate a valorizzare la filiera corta e le produzioni tipiche locali. A questo si aggiungono gli importanti interventi di sostegno al credito e al microcredito,  per i quali la Camera investe quest’anno circa 1,5 milioni di euro, nonché la concessione di contributi a fondo perduto destinati all’avvio di impresa e agli investimenti aziendali, a cui è riservato uno stanziamento di oltre 800mila euro.



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Ultima modifica: 29/08/2014 10:37:39